Avessi letto meglio, fra le pieghe dei casi il cuneiforme tratto della Sibilla… Ma ero presbite, o forse sorda, Ulisside penosa senza picciol compagnia o Circe bella. Nel frigo manca il loto (troppo alto il ripiano del mercato) e non c’è elleboro nero che senno renda alla creatura.
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Le dita restano serrate nella spola, la conocchia (mia memoria) si fa tenaglia che morde alla caviglia… Mi sfumo allora, ma senza l’eroismo di un Mishima: mi sfoco, semmai, col pacchetto di Marlboro sulla sedia di cucina. |