La Nota di fondo – Dissertazioni ma anche farneticamenti

Parliamo di profumi

A seconda della sua composizione, ogni profumo ha una propria intensità e propri effetti.
La scelta delle materie odorose e della loro concentrazione influenza sia l’intensità del profumo, sia il suo effetto. Perciò vengono distinte soglie differenti:

  • Soglia d’effetto: il corpo reagisce al profumo che ha un’intensità quasi impercettibile
  • Soglia della percezione: si percepisce una certa aura, ma che non si sa definire
  • Soglia di riconoscimento: si riconosce il profumo e lo si sa definire
  • Soglia del piacere: si percepisce l’intensità del profumo
  • Soglia dell’eccesso: il profumo ha una nota troppo forte e provoca una sensazione d’invadenza
  • Soglia di fuga: il profumo provoca una reazione di fuga

Un profumo può accogliere in sé diverse quantità delle materie di base e creare note profumate differenti. Le nuances del profumo possono essere per esempio fiorite/femminili, mascoline, orientali, fruttate, velate, agrumate o classiche/eleganti.

  • La nota di testa (o nota capitale) si percepisce subito dopo l´applicazione del profumo sulla pelle. Siccome questa nota è molto importante per l´acquisto, è più intensa delle altre e viene impressa per mezzo di sostanze profumate leggere e passeggere. Per questo motivo è necessario testare il profumo sulla pelle per qualche ora per poter percepire anche la nota emozionale.
  • La nota di cuore si può percepire nelle ore che seguono la scomparsa della nota capitale.
  • La nota di fondo è l´ultima parte del processo profumiero e contiene elementi persistenti.

Prima di terminare questa dissertazione sui profumi aggiungo che insieme alla nota di fondo, coesiste

  • la nota dolente contenente elementi per cui non te la togli dalle narici neppure se ti gargarismi con l’acido muriatico. Quest’ultima persiste anche quando il profumo è finito ed hai buttato ammmare il contenitore.

Ecco. Magari volevo dire altro, ma mi è venuto così. Ad ognuno di voi la libera interpretazione. Certo è che le profumerie sono tante, milioni di milioni e i profumi anche. Cazz… ma dov’era la soglia di fuga?