Vorrei che la mia anima ti fosse leggera come le estreme foglie dei pioppi, che s’accendono di sole in cima ai tronchi fasciati di nebbia Vorrei condurti con le mie parole per un deserto viale, segnato d’esili ombre fino a una valle d’erboso silenzio, al lago ove tinnisce per un fiato d’aria il canneto e le libellule si trastullano con l’acqua non profonda Vorrei che la mia anima ti fosse leggera, che la mia poesia ti fosse un ponte, sottile e saldo, bianco sulle oscure voragini della terra.
Antonia Pozzi 5 dicembre 1934
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